Non è che non ci sei più
Come potresti?
E’ che per amore
ti ho trasformato in un rumore di fondo
sempre presente
in ogni goccia del giorno
al mio fianco
a tenermi compagnia.
Mai acuto, mai stridulo
sempre pacato
come il tuo modo d’amare.
Il viaggiatore stanco
ascolta nenia cantata
da pioggerellina di primavera
per dar sfogo al meritato riposo
e poi s’accorge
di non poter fare più a meno
di quel dolce suono.
Non possiamo scomporre
l’armonia di certe note
nascono con la nostra essenza
l’incontriamo un mattino
riconosciamo identica sostanza
come parte di noi
disfarsene equivarrebbe a mutilarsi.
Ho scelto di non morire
ho smesso di aprire le braccia
a farmi bagnare da pioggia scrosciante
per portare nel cuore
il rumore di lente gocce
che si rifugiano fra braccia di terra.
