sabato 27 marzo 2021

Il colpo di grazia (M. Yourcenar) recSebAdd



Salotto in Biblioteca del 25/03/2021
«Il colpo di grazia» di Marguerite Yourcenar

«La mia quarta di copertina» di Sebastiano Addabbo

Italo Calvino, nell’appendice di “Lezioni americane”, ci ricorda della preoccupazione che dovrebbe avere un narratore di allontanare da se la molteplicità delle storie possibili e della necessità di isolare e rendere raccontabile la singola storia sottraendola dalla confusione con altri destini, altre vicissitudini, altri mondi.
Ebbene la Yourcenar nel suo romanzo sembra non tener conto delle considerazione dello scrittore italiano (e non poteva essere diversamente considerato che le indicazioni di Calvino sono state scritte nel 1987, ben cinquant’anni dopo il romanzo della scrittrice francese: ma si sa i Grandi dialogano tra di loro anche a distanza di Secoli).
La Yuorcenar infatti sembra voglia trascinarci in un labirinto d’intreccio narrativo nel quale è il lettore che con costante processo interpretativo deve scindere la storia generale, universale, della guerra civile in Curlandia del 1919 tra Russi bianchi e russi bolscevichi, dalle drammatiche vicissitudini dei personaggi costretti ad interagire con le loro storie personali, i propri sentimenti nel drammatico crogiuolo di morte nel quale sono immersi.
Sono sentimenti (amore,odio,vendette,tradimenti) tutti deformati, ambigui resi dall’Autrice difficilmente riconducibili a categorie ben definite e classiche: Eric von Lhomond è sopraffatto dall’amore per Sophie o invece è dilaniato dalle sue rancorose delusioni ideologiche che lo trascineranno in atti di veemente violenza verso il nemico bolscevico? e Sophie è una “Pasionaria” destinata ad un tragico destino o fragile donna disperata e senza speranze di felicità ? e Conrad de Reval ,fratello di Sophia e amico di Eric, è coinvolto nella tragedia della guerra civile per sincera convinzione ideologica o per seguire un sentimento di ambigua amicizia con Eric?
La Yourcener non ci dà risposte o se le indica dobbiamo scovarle ben nascoste nel flusso magmatico del suo stile di scrittura . Ci apre soltanto a squarci di luce con le sue innumerevoli e sorprendenti metafore ed aforismi quasi a voler indicarci dei moduli interpretativi del suo racconto o dei suoi ambigui e drammatici personaggi per i quali penso possano tutti essere caratterizzati da una drammatica “solitudine da naufraghi” come lo stesso Eric, forse in un estremo gesto d’amore per Sofia, confessa a se stesso : «Sarebbe stato bello ricominciare il mondo con lei, in una solitudine da naufraghi».

Il colpo di grazia (Marguerite Yourcenar) recLauAlb

 


 

Salotto in Biblioteca del 25/03/2021

«Il colpo di grazia» di Marguerite Yourcenar



Commento di Laura Albino

È un romanzo da considerare di grande valore letterario, non solo per la veridicità delle vicende, per il momento storico in cui si svolgono e, per lo sguardo che la scrittrice volge alla psicologia delle relazioni umane, ma soprattutto per la scrittura. Il lettore fin dalle primissime pagine si rende conto di trovarsi difronte ad uno stile nuovo, diverso, inusuale che lo pone ad impegnarsi a superare i primi ostacoli interpretativi, ma nel contempo per la sua bellezza e rarità, lo sollecita ad affrontare ogni sfida per poter giungere a fine lettura.
Innanzitutto per poter cogliere appieno le vicende è stato indispensabile fare una ricerca accurata intorno ad una guerra poco conosciuta che è avvenuta nella regione Baltica subito dopo la prima guerra mondiale, ed è proprio sullo sfondo di questa guerra civile che la scrittrice intesse la trama del suo romanzo, una grande tragedia, una vera storia d'amore, impossibile, che le era stata raccontata da un amico del protagonista della vicenda, a cui la scrittrice dà voce e lo fa parlare di sé nella narrazione.
Il protagonista è Eric, egli racconta un periodo particolare della sua vita, lo fa con molta franchezza, lucidità ed onestà intellettuale, è un giovane ufficiale francese, ma di formazione tedesca, con un carattere molto combattivo. Ha preso parte a diverse azioni di guerra ed ora, giunto in Polonia da ufficiale, deve affrontare le lotte tra tedeschi e bolsceviti per la liberazione della Curlandia, l'attuale Lettonia. È un comandante irrigidito nella sua disciplina, molto intransigente, la sua è una esistenza un po' travagliata per le tragedie a cui ha assistito fin da bambino, ha avuto un padre che aveva dissipato i suoi averi con il gioco e con le donne e una madre che rasentava la follia. Adesso, all'età di vent'anni, arrivato a Kratowice dove si è costituito lo stato maggiore dell'armata rossa, deve impegnarsi nel dare il suo supporto ai suoi fratelli d'arma nelle azioni di guerra.
L'intera vicenda si svolge in un castello, un luogo fiabesco, abitato dalla contessina Sofia e che ora, adibito a caserma e oltraggiato dalle forze nemiche si è trasformato per la giovane fanciulla in una prigione. In quel luogo di segregazione, Sofia vive attorniata da uomini smaniosi di sesso, che sotto l'effetto dell'alcool le rivolgono parole oscene senza riguardo, usano un linguaggio volgare nei suoi confronti che di certo non si addice ad una nobil donna, che indifesa e atterrita, deve sottrarsi più volte al desiderio di quegli uomini famelici, tanto da patire passivamente anche uno stupro.
Due anni di assedio nel suo castello, le hanno sottratto tutta la freschezza e la bellezza del suo volto. Finalmente l'arrivo di suo fratello Corrado e di Eric, un loro vecchio amico d'infanzia, risulta essere per Sofia una vera speranza per essere liberata dai tanti supplizi, ma non immagina minimamente le pene dell'inferno a cui deve andare incontro: troppi libri di favole aveva letto in cui il principe azzurro libera dalla prigione del castello la sua principessina e molti romanzi dai quali aveva imparato che l'amicizia infantile con un amico sfocia sempre nell'innamoramento!!! La sua condizione da segregata, intenerisce Eric per cui le rimane accanto per poterla proteggere, ma quella costante vicinanza fa' alimentare in lei la fiamma dell'amore, un amore però, che non trova risposta, perchè Eric, pur comprendendo ciò che sta accadendo, purtroppo per sua natura non è incline per innamorarsi di una fanciulla, la sua condizione di genere, non gli consente di poter corrispondere ai continui corteggiamenti di Sofia, lo sconcertano, non fa altro che evitarla e respingerla fino a sottrarsi a lei con crudeltà. «Perchè le donne vanno proprio ad invaghirsi degli uomini che non sono loro destinati, costringendoli così a scegliere tra lo snaturarsi e il detestarle?». Il respingimento da parte di Eric, la induce a donarsi a uomini che non ama, i suoi atti sono finalizzati ad attirare su di sé le attenzioni del suo amato e così Sofia non rimane altro che una povera fanciulla che sfocia piano piano in una lenta agonia, in quella morte interiore che aveva sperimentato anche l'autrice nel momento in cui anche lei aveva instaurato un rapporto con un giovane omosessuale.
Povera Sofia, nella sua ingenuità non ha mai sospettato minimamente quali potessero essere le vere tendenze di Eric verso gli esseri umani, ignora che la la grande amicizia instauratasi fin da piccolo tra Eric e Corrado, aveva fatto sì che da adulti l'uno non potesse vivere senza la presenza dell'altro. L'unica persona con cui Eric si ritrova in perfetta armonia non è Sofia, bensì suo fratello Corrado. Eric non intende disdegnare la sua vera natura perchè la sua amicizia stretta ed ardente con Corrado, gli aveva fatto sperimentare la felicità, quella autentica e non divenendo così l'uomo giusto per Sofia: il loro rapporto risulta essere più vero e più consistente di quello amoroso, quell'amicizia per i due è certezza, tanto da muoversi insieme accondiscendendo l'uno alle scelte dell'altro. Corrado tra l'altro, non si accorge o ignora la passione di sua sorella nei confronti di Eric, ma anche se se ne fosse avveduto, non avrebbe mai temuto che quei sentimenti amorosi fossero riservati esclusivamente a lui, e così vive i suoi giorni in tutta tranquillità. Certo per Eric Sofia sarebbe stata una buona occasione d'incontro, un buon bocconcino da gustare «Una terra solida su cui costruire le fondamenta», ma l'ironia della sorte rema contro di lui, il suo orientamento sessuale immutabile lo direziona verso Corrado portatore di grande bellezza femminile e con il quale ha plasmato una forte interazione molto intima, tanto da desiderare di andare a trascorrere la loro vita, finita la guerra in Canadà.
Povera Sofia, nonostante le opportunità avute di instaurare un sincero rapporto amoroso sia con Volkamer che con Franz non ti hanno consentito di smettere di amare Eric, hai preferito non beneficiare di quegli amori veritieri, servili e di venerazione che ti avrebbero garantito di certo un futuro diverso. Ben altri però sono stati i tuoi piani d'azione, complimenti Sofia per come hai saputo concludere l'ultimo atto della tua vita. Da grande stratega hai fatto sì che il tuo Eric si trovasse in una condizione senza via di uscita, lo hai atteso sul fronte nemico come una sposa ai piedi dell'altare attende il suo amato, serena e radiosa come non lo eri mai stata, e lo hai messo in una situazione a cui non poteva sottrarsi, hai teso per lui una vera trappola, ti sei scelta il giustiziere, hai voluto il tuo Eric come aguzzino, perchè la tua volontà alla fine, ha voluto che sarebbe stato lui a portare le pene dell'inferno fino alla fine dei suoi giorni, hai desiderato che lui sparasse su di te il colpo di grazia affinchè il rimorso si insinuasse in lui, affinchè ogni particolare della tua persona gli tornasse davanti ai suoi occhi in veste sempre più preziosa, hai voluto che fosse torturato da ogni tuo gesto, da ogni tuo sguardo, da ogni tua parola, e perfino che la tua visione di donna morta, gli si presentasse più preziosa, più bella, attraente e piena di vita di quando eri viva, hai voluto che tu Sofia, rimanessi per lui un eterno rimpianto.


GUARDA ME CHE ARRIVO
E ADAGIO MI POSO
ENTRO LA TUA VISUALE;
DA TEMPO E' SVANITO IL BALLO
FURIOSO DELLA PASSIONE,
L'INCEDER DEL VALZER VORTICOSO,
IO SOFFIO SULLA CENERE,
VA LONTANA,
SMARRISCE LA DIREZIONE.
SONO SEDUTA LA' DOVE
CI FRUGAVAMO L'ANIMA,
QUANDO TI CERCO
DEVO ORA SFORZARMI
DI DISEGNARE LA TUA FIGURA
CHE STA DOVE PRIMA SOFFIAVO.
QUESTO AMORE MI PESA ANCORA MOLTO
( Grazia Procino,16/02/2020 )