sabato 9 giugno 2018

Domenica mattina - 27/05/2018 (Enzo Diana)

Domenica mattina:
si rifrange la luce nella stanza,
penso a com’era appena un poco prima,
a quando avevo un filo di speranza.
Quante mattine grigie che verranno,
quanti giorni appassiti ci son stati,
con il falso collante dell’inganno
tenevo stretti ricordi ormai scordati.
Domenica mattina:
Com’è triste svegliarsi ora da solo,
sul davanzale appena un po’ di brina,
ma dentro il cuore un buco e solo gelo.
Quanto dolore il cuore può assorbire
senza perdere la voglia di donare
e quanti sogni dovrà veder morire,
prima di poter ancora amare.
Domenica mattina:
Dentro mi sento un fuoco soffocato,
a volte penso di essere una mina,
mina vagante nel mare inesplorato.
Ti prego, non entrare mai in quel mare,
adesso potrei esplodere di gioia,
son troppo vulnerabile in amore,
ora merito solo la mia noia.