mercoledì 26 agosto 2020

Akundan. Il treno dell'orizzonte (Francesco Bia)

 



 

 Akundan

Il treno dell'orizzonte

di Francesco Bia
 


 «Akundan. Il treno dell'orizzonte» racchiude poesie scritte da Francesco Bia dal 1998 fino al 2020, poche settimane prima della pubblicazione. Dopo un lungo percorso per la ricerca di una casa editrice che credesse in lui senza snaturare il suo lavoro, il poeta gioiese, attualmente insegnante di lettere a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso, è approdato alla «Pluriversum», una giovane ma ben consolidata casa editrice ferrarese che punta sulla poesia di qualità.
Francesco Bia è una persona molto sensibile ed empatica che usa la la sua arte come un dono per migliorare se stesso e gli altri. Una dote non comune che emerge da ogni suo verso. È un artista empatico, un insegnante impegnato culturalmente e socialmente. Una persona che non si ferma alle parole, cerca di aiutare l'altro in maniera concreta.
Il suo libro «Akundan. Il treno dell'orizzonte» mostra in copertina un binario al tramonto che esprime l'idea del viaggio. Racchiude due titoli, le due anime del libro: «Akundan», che nel dialetto «baulè», uno dei gruppi linguistici della Costa d’Avorio, significa “poesia” e racchiude la sua esperienza più recente come missionario del PIME in Costa d'Avorio, e poi «Il treno dell'orizzonte», chiaro riferimento ai treni che vedeva dal suo balcone affacciato sulla ferrovia, che gli nascondevano l'orizzonte, allegoria di un futuro colmo di speranze ed incontri. È anche la metafora del viaggio, delle persone che vediamo salire e scendere continuamente dal nostro treno, dalla nostra vita, tutti quelli che ogni giorno viaggiano insieme a noi e condividono parte del nostro percorso.
La raccolta contiene 58 poesie, scritte nell'arco di più di 20 anni di vita, con uno stile che cambia nel corso del tempo e si trasforma in base alla sua crescita personale- L’opera si suddivide in quattro capitoli tematici: «L'assolo del cuore», «Essenze», «Missione» e «A…».
Il primo capitolo, il più corposo, contiene poesie di vario genere, dedicate soprattuto ai sentimenti, alla famiglia e all'amicizia. Tra le tante spiccano "Cara mamma", che ha voluto dedicare a suo madre, la prima a leggere i suoi incerti versi e a incoraggiare il suo percorso poetico, e ancora oggi lo sostiene costantemente; "La bambina di Tonadico", composta per sua nonna durante la chiusura imposta dal Covid, raccontando la sua vita per immagini l, e inserita in extremis nella raccolta, e "Delle lettere soldato" che apre la raccolta con una sorta di programma del suo percorso poetico.
Il secondo capitolo è intitolato «Essenza», è più breve e racchiude delle poesie ermetiche, in genere componimenti che fanno riferimento a fenomeni naturali, rievocandoli in maniera ermetica, dando anima anche agli oggetti, alle cose che ci circondano, imparando ad andare all'essenza delle cose, a dare un valore positivo anche alle cose che ci fanno stare male. Nelle relazioni interpersonali il rancore logora noi più che l'altro. Meglio cercare di capire perché ci ha fatto male o cosa abbiamo fatto noi per provocare la sua reazione.
Il terzo capitolo, denominato "Missione", racchiude poesie di carattere sociale dedicate all'omofobia, alla violenza di genere e altre tematiche sociali come la disoccupazione e le morti sul lavoro.
Ripercorre anche le emozioni visute durante il periodo come missionario del PIME nel 2016 in Thailandia e nel 2017 in Costa d'Avorio, seguendo le orme di padre Antonio Turra, fratello di sua nonna.

Francesco Bia
 . 

Francesco solitamente leggeva alla nonna le lettere inviate dallo zio e ha imparato così a conoscere il suo percorso spirituale e di vita, decidendo di partire per un periodo come missionario.
Questa sezione contiene anche poesie dedicate a episodi di cronaca, che Francesco ha seguito per il settimanale «La Voce del Paese» e gli hanno poi ispirato versi di compassione e solidarietà, come quelli di «Per un angelo  chiamato Eustachio», dedicate a un giovane morto improvvisamente a Montursi, e «Mamma Puglia oggi piange», scritta in ricordo delle 23 vittime e dei 57 feriti della tragedia ferroviaria avvenuta il 12 luglio 2016 tra le stazioni di Andria e Corato, che ancora aspettano una risposta, chiedono giustizia, cercano di far sentire la loro voce perché questa triste vicenda non cada nel dimenticatoio delle stragi impunite.
Il quarto capitolo è intitolato semplicemente «A…» e contiene poesie dedicate a delle persone in particolare che Francesco ha conosciuto nel corso della sua vita o le cui storie lo hanno particolarmente emozionato. Poesie dedicate ala sua maestra Lucia Nico, ad amici, ma anche a tristi vicende di femminicidio e discriminazione.
Ogni scrittore empatico scrive con uno scopo, utilizza le sue parole come uno strumento per mettere in luce vicende dimenticate e cercare di cambiare qualcosa. Scrivere non è facile a volte, soprattutto quando si raccontano vicende tragiche e bisogna trovare il giusto equilibrio tra la fredda cronaca e l'empatia, tra il rispetto per le vittime e il giusto biasimo per i carnefici. La scrittura spesso è sofferenza, anche per chi la vive tutti i giorni per mestiere o passione. Ti porta a rivivere dentro di te le emozioni, le sofferenze, le paure, le gioie, le emozioni dei protagonisti.
Francesco spera di poter cambiare le cose, contribuire a migliorare la società attraverso le sue parole, il modo delicato in cui ha affrontato vicende tragiche che ancora esigono giustizia.
Il suo obiettivo è anche emozionare e divertire, come nella filastrocca «Gioia del Colle è il suo nome» in cui ripercorre la storia del nostro paese, ricorda i grandi registi che l'hanno percorsa, le sue leggende, i suoi prodotti tipici e le sue peculiarità. Con i suoi versi cerca di unire il desiderio di far provare emozioni attraverso i ricordi, le poesie intimiste dedicate alle persone che amiamo in cui il lettore si immedesima, e l'impegno sociale.


Titolo: Akundan. Il treno dell'orizzonte
Autore: Francesco Bia
Traduttore: -
Editore: Pluriversum Edizioni (Ferrara)
Collana: Nautilus
Genere: Poesia
Anno: giugno 2020
Lingua: Italiano
Copertina a cura di :  Marina Vicario (grafica)
ISBN:  9788831354288
Scheda cartaceo
: IBS | Amazon | La Feltrinelli | Mondadori
Pagine: 88 pp, - Brossura
Prezzo di copertina: 10,00 euro